Prima dell’arrivo del gruppo dei 400-500, ha ricostruito il sottosegretario, c’erano stati momenti di tensione e contatti tra i manifestanti del Blocco Studentesco e quelli di sinistra, ma ”l’interposizione del personale di polizia in abiti civili ha evitato possibili tafferugli. In questo frangente – ha sottolineato – il personale di polizia non ha udito cori apologetici del fascismo, ma slogan contrapposti”. In seguito, molti studenti hanno cominciato ad abbandonare la piazza. ”Quelli del Blocco Studentesco, raggruppati intorno al camioncino ed invitati piu’ volte ad allontanarsi dalla piazza dalle forze di polizia – ha proseguito Nitto Palma – avevano iniziato a spostarsi portandosi verso piazza delle Cinque Lune con l’intenzione di andare verso il ministero della Pubblica istruzione. Ma arrivati nella piazza il gruppo ha deciso di fermarsi”.
Nel frattempo, ha riferito, ”da Corso Vittorio sono giunti circa 400-500 persone appartenenti a collettivi universitari ed alla sinistra antagonista che si sono uniti agli altri studenti. Alcuni indossavano caschi di motociclista e, invece di attestarsi nella piazza a manifestare, si sono fatti largo tra i ragazzi e, arrivati all’altezza di piazza delle Cinque Lune si sono dapprima schierati urlando slogan contro i fascisti e poi hanno iniziato un fitto lancio di oggetti, sedie e tavolini prelevati dai bar della piazza”. Alcuni esponenti del Blocco, ha continuato il sottosegretario, ”ma in numero molto minore, si sono schierati ed hanno preso bastoni dal camioncino, mentre i ragazzi dei Collettivi sono avanzati venendo a contatto. Le forze dell’ordine hanno quindi separato i contendenti”.
Avviso agli occupanti di tutte le scuole d’Italia: chi impedisce agli altri di studiare sara’ denunciato. Dopo giorni di cortei, proteste, scontri e occupazioni contro il decreto Gelmini, il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, annuncia la linea dura, attirandosi le critiche dell’opposizione e degli studenti. ”Finora – spiega il ministro – il fenomeno delle occupazioni rientra in manifestazioni fisiologiche di dissenso, la continuita’ didattica e’ garantita”.
Ma per evitare il dilagare degli istituti autogestiti dai ragazzi, la scelta e’ quella di inasprire la risposta: per chi occupa abusivamente scuole e universita’, scattera’ cosi’ la denuncia. L’obiettivo sarebbe quello di colpire i leader della protesta – persone ben conosciute, spesso ‘veterani’ delle occupazioni – in maniera da frenare l’effetto-valanga in corso. Sistemati gli occupanti, il ministro ridimensiona la manifestazione di oggi a Roma per lo sciopero della scuola. ”Ho letto – fa sapere – che a Roma ci sarebbe stato un milione di persone. Purtroppo c’e’ il vezzo di moltiplicare per dieci le cifre reali, anche se 100mila persone sono comunque tante”.