SCUOLE E UNIVERSITA’, DILAGA LA PROTESTA IN TUTTA ITALIA, LA GELMINI CONVOCA GLI STUDENTI

Aumentano le proteste nel mondo della scuola contro la riforma Gelmini e i tagli alla ricerca. Cortei, assemblee, lezioni per la strada, occupazioni, stanno proliferando in ogni angolo dell’Italia. A Roma sono stati occupati alcuni licei come gli storici Tasso e Virgilio o il periferico Malpighi. Hanno scelto, invece, lo "sciopero creativo" gli studenti del liceo romano Russell facendo suonare la banda di istituto. Gli studenti hanno inoltre occupato la facoltà di Scienza dell’Unibersità Roma Tre. Nottata tranquilla invece per i 150 studenti che, per la seconda volta consecutiva, hanno dormito all’interno degli edifici della facoltà di Fisica de La Sapienza, tutti occupati, ed in alcune aule di Lettere, Scienze Politiche e Chimica. A Milano,i cancelli della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Milano sono stati bloccati dagli studenti per un’ora, impedendo così l’ ingresso a chi voleva frequentare i corsi.

«Convocherò da domani (venerdì, ndr) tutte le associazioni degli studenti per aprire uno spazio di confronto ad una sola condizione: che si discuta sui fatti». L’annuncio di Maria Stella Gelmini arriva durante la replica dopo il dibattito generale in Senato sul decreto-scuola. Il ministro dell’Istruzione – al centro delle contestazioni di questi giorni di molti studenti e insegnanti – afferma che «si sono scatenate proteste prive di fondamento: ma più di questo mi preoccupano le falsificazioni». La Gelmini accusa il leader del Pd di voler cavalcare la protesta. «Veltroni – sostiene – ha fatto della scuola il terreno privilegiato dello scontro, pregustando nuovi autunni caldi».

ILLUSIONE – Poi il ministro va avanti: «Fuori dal Senato si è scatenata una campagna terroristica che ha diffuso false informazioni tra le famiglie destinate a svaporare quando il tempo ne farà giustizia, ma che avvelenano il clima con l’obiettivo di bloccare la riforma e di alimentare la piazza creando un clima di allarmismo totalmente ingiustificato». «Non è vero – dice il ministro mentre monta la protesta dai banchi del centrosinistra – che ci saranno tagli per 8 miliardi di euro, non è vero che ci saranno licenziamenti degli insegnanti, non è vero che chiuderemo le scuole di montagna o delle piccole isole». «Sono passati pochi mesi – continua – da quando, intervenendo davanti alla VII Commissione, mentre illustravo le linee di indirizzo del mio mandato, elencai problemi a cui dare risposta. Abbiamo tolto quei dati dalle nebbie sotto cui passavano agli occhi dei cittadini. Mi ero all’epoca illusa che una comune presa d’atto della situazione potesse creare un terreno di confronto e non di scontro. È rimasta una illusione». A tal proposito la Gelmini invita ad accogliere l’appello del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per un «confronto».

BERSANI – Al ministro dell’Istruzione è rivolto il duro attacco del ministro ombra dell’Economia del Pd, Pierluigi Bersani: «Ho ascoltato la Gelmini mentre elencava i mali dell’università italiana: sono mali veri, ma lei lo diceva con odio e arroganza. Lei che è il ministro dell’Istruzione». Secondo Bersani, «è come se uno avesse un figlio con dei problemi e provasse a guarirlo bastonandolo.

La mobilitazione continua anche in altre facoltà, atenei e scuole milanesi. Diverse centinaia di studenti di scuole superiori di Torino stanno sfilando in corteo nel centro storico della città. Unica voce contraria quella del Fuan, che in segno di provocazione ha messo all’asta su ebay l’ermellino del Rettore. Prosegue l’occupazione di Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche. Assemblee sono in programma a Bologna nelle facoltà di Giurisprudenza, Lettere, Lingue e Scienze, e lezioni in piazza Puntoni con alcuni docenti di Scienze. Alle 18:30 partenza da piazza S. Francesco di una fiaccolata di liceali e universitari. Gli studenti dell’Università degli studi della Basilicata si sono riuniti in assemblea nell’aula magna del Campus di Macchia Romana, a Potenza, per discutere sulle iniziative da organizzare nelle prossime ore. Anche a Napoli molte iniziative. Stamattina, dopo la prima notte di occupazione di palazzo Giusso, sede dell’università l’Orientale, studenti e ricercatori si sono riuniti per decidere le azioni di protesta. Gli studenti della facoltà di Ingegneria dell’università di Palermo stamattina, infine, fanno lezione in piazza Castelnuovo, davanti al teatro Politeama. I colleghi di Lettere continuano la sospensione dell’attività didattica. Un provvedimento, quest’ultimo, che ha portato la componente di destra, "Azione universitaria", ad annunciare il ricorso alla magistratura per interruzione di pubblico servizio.

TRIESTE – Una riunione operativa al Viminale, questo pomeriggio, stabilirà le modalità per la gestione dell’ordine pubblico relativa alle occupazioni di scuole e università. Lo ha detto stamani a Trieste, ai giornalisti, il ministro dell’Interno Roberto Maroni. "Su questo argomento – ha precisato il ministro – ci sarà una riunione alle ore 17 al Viminale".

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