Ha ridotto in fin di vita la figlia di quattro anni picchiandola selvaggiamente. Un francese di 37 anni, Julien Monnet, ha colpito la piccola, facendole sbattere la testa, per tre volte, sul marmo all’esterno del monumento ai caduti, all’Altare della Patria. Erano le 23.30 di sabato. Sono intervenuti immediatamente i vigili urbani e i carabinieri che hanno bloccato l’uomo. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio.
La bambina, che si chiama Luna, è stata ricoverata all’ospedale Bambino Gesù e sottoposta ad intervento neurochirurgico. E’ in stato di coma post operatorio. Le sue condizioni sono apparse subito gravi: i violenti colpi ricevuti dal padre le hanno provocato un profondo trauma cranico.
La mamma di Luna è a Roma e ha trascorso tutta la notte all’ospedale Bambino Gesù. La donna è arrivata ieri sera nella capitale, accompagnata dai propri genitori. Erano in vacanza in Turchia, quando è successo il fatto.
La bambina è ancora in coma. Secondo fonti ospedaliere le sue condizioni sono "invariate" rispetto a ieri e rimangono quindi gravissime. Ora si trova nella Sala rossa della struttura pediatrica, dove è stata operata.
Secondo una prima ricostruzione, alcuni passanti hanno notato il comportamento anomalo dell’uomo, che strattonava la bimba. L’hanno seguito da via del Corso fino a Piazza Venezia e hanno segnalato tutto ai vigili. Monnet stava male, sembrava ubriaco: a un certo punto ha anche vomitato. Davanti alla domanda di una vigilessa, ha iniziato a picchiare la bambina.
"Ho appena avuto il tempo di chiedere a quell’uomo perché la bambina stesse piangendo così forte…forse ha avuto una reazione spropositata alla vista della divisa. In un attimo, con la mano destra, ha preso per i capelli la piccola e l’ha sbattuta sul marmo. E’ svenuta, credevo fosse morta" dice Anna Esposito, la vigilessa che è intervenuta.
Sono arrivati subito i carabinieri. Monnet è riuscito in un primo tempo a divincolarsi e ha cominciato a prendere a testate il marmo alla base del monumento così come aveva fatto con la figlia. E’ stato poi medicato al Fatebenefratelli e trasferito nel carcere di Regina Coeli. In passato ha avuto problemi psichiatrici: per tutta la notte è rimasto in stato confusionale. Ora è sotto sedativi, controllato a vista. Nel suo zaino sono stati trovati psicofarmaci. Monnet ha perso da poco il lavoro: è un tecnico informatico.
Ieri mattina era stata rintracciata la madre della piccola. La donna ha detto di non spiegarsi la presenza del convivente a Roma: doveva trovarsi a Parigi, ne ha parlato come di un uomo malato.
