Cambio al vertice della Royal Dutch Shell, una delle più grandi compagnie petrolifere del pianeta. Linda Cook, capo del settore energia e gas, lascia l’incarico. Una brusca uscita di scena maturata un anno dopo aver tentato la scalata alla carica di amministratore delegato del gruppo. Battaglia finita, però, con la nomina del direttore finanziario Peter Voser.
L’annuncio è arrivato a margine di una conferenza dei 200 dirigenti della società. Incontro in cui il gruppo dovrebbe annunciare un massiccio piano di ristrutturazione che prevede la fusione del settore esplorativo e quello produttivo della divisione gas ed energia. Fusione fortemente avversata proprio dalla Cook. Non solo: un sito web tenuto da alcuni dipendenti della Shell ipotizza il taglio del 30% dei manager di punta dalla compagnia.
La sola certezza è che Voser, che entrerà ufficialmente in carica ad inizio luglio, punta a una forte riduzione delle spese per contrastare l’aumento dei debiti della multinazionale.
Tra la Cook, alla Shell dal 1980, e la compagnia anglo olandese si tratta, almeno formalmente, di separazione consensuale. La manager, con l’uscita di scena rinuncia ad un cospicuo bonus fedeltà, pari a circa 1 milione e 300 mila dollari. Perdita, ad ogni modo, controbilanciata da una cospicua buonuscita.
*Scuola superiore di Giornalismo