Fingere la propria morte per evitare i processi. Potrebbe essere la trama di un film di Hitchcock, ed invece è ciò che ha fatto un cittadino di origini baresi. L’uomo aveva infatti diverse pendenze con la giustizia ed ha quindi pensato di architettare la propria morte documentale, provvedendo a spedire ai vari uffici dei certificati di morte, ovviamente falsi, per fare in modo che la contestazione dei reati si estinguesse.
Il trucco non ha però funzionato e così, è finito sotto accusa, questa volta per i reati di frode processuale, falsità materiale e falsità ideologica. L’imputato è stato condannato ad un anno e 9 mesi nel processo che si è concluso in Tribunale a Lecco davanti al giudice Paolo Salvatore.