Sia la Chiesa cattolica che quelle protestanti si sono espresse contro l’introduzione del reato di immigrazione clandestina. «Non servono regole speciali, bastano quelle che ci sono», aveva detto lunedì il cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio consiglio giustizia e pace. Don Vittorio Nozza su Famiglia Cristiana giudica «sproporzionata» la trasformazione dell’immigrazione in reato, «illegittime» le restrizioni ai ricongiungimenti familiari e «simili a carceri» i Cpt, dove i tempi di permanenza rischiano di allungarsi a dismisura.
Si fanno sentire anche le Chiese protestanti: la segretaria generale della Commissione delle Chiese per i migranti in Europa ha inviato una lettera al ministro dell’Interno Roberto Maroni sostenendo che «i provvedimenti annunciati nei confronti degli immigrati e dei rom sono sproporzionati». Secondo i battisti italiani il reato di immigrazione clandestina è una «mostruosità, c’è un clima da tolleranza zero», che, anche secondo i luterani, «rischia di istigare i giovani all’odio», opinione condivisa dalla Federazione dei salesiani per il sociale.