La Siria è determinata a riprendersi le alture del Golan, anche con la guerra. Le parole del presidente siriano Assad, in un’intervista rilasciata al quotidiano Qatar al-Shark, prefigurano il sostegno alla resistenza armata di formazioni come Hezbollah, proprio mentre da Israele il nuovo ministro degli Esteri Lieberman escludeva qualsiasi dialogo. «Pace in cambio di pace» è il motto di Lieberman, in contrasto con la linea di mediazione incentrata sulla pace in cambio di territori.
Le ultime schermaglie pregiudicano il faticoso negoziato di pace indiretto tra Siria e Israele mediato da Ankara. I lavori erano già stati vistosamente rallentati dall’elezioni anticipate in Israele e dall’offensiva israeliana “Piombo fuso” condotta contro Gaza.