Minami Soma (Giappone) – Il 75enne Kunio Shiga vive sul confine dei 20 chilometri evacuati intorno alla centrale giapponese di Fukushima Daiichi e dal terremoto dell'11 marzo nessuno lo ha soccorso. Sua moglie è scomparsa e lui è rimasto da solo nella sua casa, ricoperta di fango e senza riscaldamento, senza che nessuno lo raggiungesse per i soccorsi a causa dell'allarme per le radiazioni emesse dalla centrale danneggiata. "Siete le prime persone con cui parlo da allora. Avete cibo? Posso pagare", ha detto ai reporter di Associated Press che ieri, per primi, hanno raggiunto la sua casa al fondo di una strada ricoperta di alberi sradicati e carcasse di animali. Ha accettato barrette energetiche e un litro d'acqua, ma soprattutto che i giornalisti chiamassero la polizia. Oggi è stato trasferito in un rifugio.
