Resta in carcere il presunto attentatore del premier sloveno Borut Pahor, fermato dalla polizia slovena venerdì notte al valico di confine ferroviario di Dobovac, in Slovenia.
L’uomo, un 59enne ex veterano di guerra psicologicamente instabile, si chiama Josip Zagajsky ed è originario di Matuszevska Trnava, nei pressi di Zagabria. Appena fermato aveva tentato di far esplodere una delle cinque bombe a mano di cui era in possesso.
Secondo la polizia, l’obiettivo dell’uomo era di colpire Borut Pahor e altri esponenti politici sloveni ritenuti, per l’attentatore, responsabili del blocco della Croazia all’Unione Europea.
Zagajsky è stato ascoltato dal Giudice istruttore del Tribunale nella casa circondariale di Krsko ed ora è ancora in carcere. Intanto è stata disposta maggiore protezione per il presidente, il governo e gli altri esponenti politici nonché una più stretta sorveglianza delle principali istituzioni del paese.
Pahor ha ribadito tuttavia di non sentirsi minacciato ed ha definito l’accaduto «un caso isolato».