Le due Authority del settore delle comunicazioni, Antitrust e Agicom, dopo aver bacchettato le compagnie telefoniche per i prezzi troppo elevati degli Sms (in Italia arrivano a costare più del prezzo massimo di 11 centesimi che dal primo luglio si applicherà in Europa), aprono un indagine per scoprire le anomalie da correggere anche nell’offerta di internet su rete mobile e nella vendita di loghi e suonerie per cellulare. L’Antitrust lancia l’invito per «bloccare le bollette pazze».
E’ capitato infatti ad utenti di vari operatori telefonici di ritrovarsi con una bolletta da migliaia di euro per aver navigato in internet in mobilità: senza accorgersene, avevano superato le soglie di traffico incluse nell’offerta che avevano sottoscritto. Le due Autorità danno la colpa agli operatori, parlando di «condizioni contrattuali decisamente sfavorevoli, gli utenti hanno infatti difficoltà nell’orientarsi tra le offerte disponibili e nell’ottenere indicazioni attendibili, oltre che sul prezzo, sulla velocità e la qualità della connessione ad internet. Altrettanto difficile, come dimostra il fenomeno delle bollette pazze, è controllare la spesa».
Ecco quindi la proposta delle Autorità: «Vengano previste soglie automatiche di blocco della spesa per il traffico dati, salvo rinuncia espressa dell’utente, applicando così un blocco automatico del servizio, una volta superata una certa soglia in bolletta».
Stessa sorte per loghi e suonerie. Scaricarli porta infatti agli utenti costi imprevisti e invisibili, a causa della scarsa trasparenza dell’offerta.