SOLDATI IN CITTA’: L’EMENDAMENTO AL SENATO

La decisione del governo di utilizzare le forze armate per fronteggiare le emergenze rifiuti e sicurezza verrà tradotta in un emendamento che il governo presenterà domani in Senato al decreto che da martedì sarà all’esame dell’Aula. La conferma arriva dal sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano, il quale ricorda all’opposizione, "che tanto protesta in queste ore", di come fu proprio il governo Prodi a bloccare "per due anni" ogni concorso per le forze di polizia e a impedire che venissero messi in servizio "1.500 vincitori di concorsi precedenti". Quindi, spiega Mantovano, in attesa "di riempire le carenze di organico" con agenti di polizia, al governo non resta altro da fare che ricorrere all’esercito, "ma è evidente – sottolinea – che si tratta di una misura temporanea".

Ricorso all’esercito "quando necessario". La proposta di modifica, comunque, secondo quanto si apprende in ambienti della maggioranza, non dovrebbe prevedere l’uso delle Forze armate solo per le emergenze dell’ultim’ora – rifiuti in Campania e sicurezza – ma dovrebbe dare sempre la possibilità, ai ministri di Interno e Difesa, di ricorrere all’esercito ogni qualvolta ne ravvisino la necessità. Dovrebbe bastare, insomma, un loro decreto per utilizzare fino a 2.500 unità e per un periodo non superiore ai sei mesi. Ogni volta che lo ritengano necessario.

Continua la polemica. "Non è con la paura che si governa il Paese" avverte il ministro-ombra dell’Interno Marco Minniti. Una scelta "inutile" e "sbagliata" incalza il presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro. Chi parla così, replica il capogruppo del Pdl a Palazzo Madama, Maurizio Gasparri, "parla come la camorra e come i picciotti". "Gasparri non si intende di mafia, né di camorra, né di sicurezza" ribatte secca Finocchiaro. Solo i "criminali", fa presente il vicepresidente del Pdl alla Camera, Italo Bocchino, devono aver paura delle divise. "Le Forze armate non vanno svilite" è il commento del leader Udc Pier Ferdinando Casini che definisce l’idea del governo "uno spot". Come lui anche Silvana Mura (Idv) che teme che la militarizzazione delle città possa avere ricadute negative persino sul turismo. La prospettiva, tenta di calmare le acque il presidente dei deputati della Lega, Roberto Cota, deve essere "quella di dare potere ai sindaci". L’impiego dell’esercito, precisa, "può essere solo transitorio".

Un emendamento per Lodo Schifani. Sarebbe allo studio un emendamento che faccia da ‘apripista’ al cosiddetto Lodo Schifani. Una soluzione che sarebbe al centro di un incontro tra maggioranza e governo fissato per domani mattina. Allo stato, si spiega, non sarebbe possibile riproporre il Lodo come era stato concepito nel precedente governo Berlusconi, perché la Consulta il 13 gennaio del 2004 lo dichiarò incostituzionale. Si starebbe pensando a una misura che tenga conto delle osservazioni dell’Alta Corte e prepari la strada a una norma che garantisca una sorta di immunità o sospensione dei processi per i vertici dello Stato nel corso del loro mandato.

Published by
admin