LA RIVOLTA ONLINE – Il provvedimento era stato adottato da Trenitalia per scongiurare la presenza di zecche, pulci e altri insetti a bordo dei convogli. Ma alla diffusione della notizia i proprietari di animali – e anche molti abituali viaggiatori di Trenitalia non possessori di cani o gatti – erano insorti, sottolineando nei forum online (centinaia di messaggi su «Animali&Dintorni» di Corriere, nei blog e nei siti specializzati come i convogli viaggino spesso in precarie condizioni di pulizia, indipendentemente dalla presenza dei pet. Non solo: molti possessori di animali domestici avevano già annunciato l’inizio di uno sciopero ad oltranza dei viaggi in treno, spiegando di non essere in alcun modo intenzionati a viaggiare senza il proprio amico a quattrozampe al seguito e di essere piuttosto propensi a individuare mezzi di trasporto alternativi.
DISOBBEDIENZA CIVILE – Contro il provvedimento era già stata convocata una manifestazione di disobbedienza civile da parte della Lav, la Lega antivivisezione, che aveva invitato i proprietari di animali a presentarsi alla stazione Termini di Roma accompagnati dai propri cani e gatti per prendere comunque un treno in base alle regole attualmente in vigore, che gli animalisti considerano comunque penalizzanti.
«E’ STATO BUON SENSO» – «Credo che quella di Trenitalia sia stata una decisione di buon senso – ha detto ancora il sottosegretario Martini – che ci fa comprendere come con il dialogo sia possibile trovare soluzioni adeguate». I cani, dunque, almeno per il momento continueranno a viaggiare come prevede la legge vigente, con guinzaglio e museruola sotto responsabilità dei padroni.