Dire in faccia al proprio capo che è un ”figlio di puttana” non è ragione sufficiente per venire licenziati, perché questa espressione è di ”uso corrente”: così ha stabilito una sentenza del tribunale superiore di giustizia della Catalogna, che ha condannato un datore di lavoro a riassumere un impiegato che lo aveva insultato o a risarcirlo con 6.483 euro.
El Mundo riferisce che nel 2008 l’impiegato ebbe una dura discussione con il proprio capo, e se ne andò dicendo ad alta voce «quest’uomo è pazzo». Il giorno dopo, ripresa la discussione, l’impiegato insultò direttamente il capo dicendogli «sei un figlio di puttana», fatto che motivò il suo licenziamento.
Il tribunale superiore catalano ha però revocato la sentenza di un tribunale di Girona che aveva dato ragione al datore di lavoro perché «il degrado sociale del linguaggio fa sì che le espressioni usate dal ricorrente siano di uso corrente all’interno di discussioni». La sentenza ha suscitato le reazioni critiche dei lettori di El Mundo, alcuni dei quali parlano di «una vergogna di giustizia». «E se, tenendo conto del degrado della qualità della giustizia – si interroga uno dei lettori del quotidiano – il ricorrente si rivolgesse in questi termini al giudice?».
