Per cinque anni la donna avrebbe turbato la tranquillità di due coniugi, lui farmacista, lei docente universitaria, tempestando la coppia di squilli e telefonate a qualunque ora del giorno e della notte e su varie utenze, domestiche, cellulari e d’ufficio.
Stremati dalle insistenze della donna, la coppia si è rivolta ai carabinieri che hanno svolto le indagini e sequestrato la “sim card” ed il telefonino utilizzati dalla molestatrice per perseguitare i malcapitati.
All’informatrice scientifica sono stati concessi dal gip gli arresti domiciliari.