Se gli inglesi fanno tendenza, quella che riguarda le vendite del settimanale britannico The Economist sembra far sperare per il futuro della carta stampata: un incremento del 9% nelle vendite sul mercato degli Stati Uniti per il periodo luglio-dicembre 2008, secondo i dati del Audit Bureau of Circulation.
Da 720.882 copie a 786.977 per l’autorevole settimanale britannico, secondo l’ente Usa che certifica la diffusione di periodici e quotidiani. Negli ultimi cinque anni l’Economist ha registrato un balzo nella diffusione dell’80%, e dal 1998 al 2008 addirittura il 156%.