Settecentomila posti di lavoro in meno. Questa la stima del Centro studi di Confindustria stima che precisa che il numero di persone occupate calerà di 700.000 unità tra il quarto trimestre 2008 e il quatro trimestre del 2010 al netto degli effetti statistici derivanti dalle regolarizzazioni degli immigrati. Nel dettaglio, 570.000 posti verranno persi nel corso del 2009 e altri 120.00 nel 2010.
Non solo: le ore di Cassa integrazione sono vicine ai massimi degli anni ’80. Nei primi otto mesi del 2009 le ore di cassa integrazione guadagni autorizzate sono state pari a 573 milioni (dati destagionalizzati), che corrispondono a 490.000 unità di lavoro a tempo pieno. Se le richieste rimanessero per il resto dell’anno al livello medio registrato da gennaio ad agosto, le ore autorizzate di cig in rapporto alla forza lavoro raggiungerebbero nel 2009 l’1,95%, contro l’1,40% del 1993 e il 2,11% del 1984.
Il Centro Studi di Confindustria, poi, stima una variazione del Pil italiano del -4,8% nel 2009 e del +0,8% nel 2010. È quanto si legge nel rapporto «Le sfide della politica economica» redatto dallo stesso Centro Studi.
Dal profilo trimestrale emerge che la svolta congiunturale è avvenuta già nell’estate 2009, dopo il punto di minimo toccato in primavera. Nei successivi periodi il recupero si consoliderà, rimanendo, tuttavia, lento e difficile.
Sul versante dei prezzi, l’inflazione resterà molto bassa: 1,3% nel 2010, dopo lo 0,7% di quest’anno. Il deficit pubblico rimarrà al 5% del Pil anche nel 2010 (quest’anno -5,2%), mentre il debito salirà al 117,8% dal 114,8% raggiunto quest’anno. «La strada del recupero dei livelli di attività passati – evidenzia il Csc – rimane, soprattutto per l’Eurozona, fitta di ostacoli che ne freneranno lo slancio».