Stroncato traffico nigeriane portate in Italia e avviate alla prostituzione

Prostitute nigeriane

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Reclutate in Nigeria, portate in Italia via Lampedusa dopo una traversata nel deserto libico, ‘recuperate’ dall’organizzazione criminale nei vari centri di accoglienza italiani dove venivano smistate, e sfruttate come prostitute di strada nella provincia di Ravenna. Con l’operazione ‘Voodoo’, coordinata dalla procura di Agrigento, i carabinieri di San Benedetto del Tronto hanno stroncato il traffico di giovani prostitute gestito da cinque loro connazionali, tre uomini e due donne, tutti arrestati su ordine del Gip agrigentino Ottavio Mosti.

Le prime indagini risalgono all’agosto 2011, al sequestro di una ragazza, che si era rifugiata in un centro di accoglienza del Sambenedettese, ma era stata ‘riacciuffata’ dai suoi sfruttatori. Il Nucleo operativo dei carabinieri, all’epoca coordinato dalla procura di Ascoli Piceno, riuscì a rintracciare la giovane donna grazie ad una serie di intercettazioni e pedinamenti, e lei raccontò la sua storia, analoga a quella di tutte le altre vittime nigeriane della tratta. Nonostante il muro di omertà che circonda questo tipo di organizzazioni criminali, gli investigatori sono via via riusciti a documentare l’attività dei trafficanti e le loro strategie gestionali.

Il reclutamento delle ragazze, il viaggio verso l’Italia con tappa in Libia, le violenze e gli stupri durante il percorso, l’imbarco illegale verso Lampedusa. Una volta ottenuti i documenti di soggiorno temporaneo nel territorio nazionale e trasferite in varie città, le giovani donne venivano ‘recuperate’ da altri membri del gruppo criminale e portate a prostituirsi nel Ravennate. Per tenerle sotto controllo e terrorizzarle, questa organizzazione si avvaleva di una sorta di stregone, padre di due degli indagati, che dalla Nigeria minacciava le vittime e i loro familiari con vari riti voodoo. In manette sono finiti Destiny e Uche Obuh, residenti a Ravenna, Endurance Obuh, domiciliato a Roma, Bridget Owanlengba, domiciliata a Ravenna, Famous Erengbo, che vive a Castel di Lama (Ascoli Piceno). Altri indagati sono latitanti e sono in corso ricerche per rintracciarli. Perquisizioni sono state condotte nelle province di Ascoli Piceno, Ravenna, Roma e Brindisi.

(ANSA) – NEW YORK, 30 APR – Il costruttore Sharif El Gamal, ideatore della moschea e del centro islamico a Ground Zero a New York, che aveva scatenato un’ondata di polemiche per la sua vicinanza al luogo dove sorgevano le Torri Gemelle distrutte l’11 settembre 2001, al suo posto vuole costruire un museo. Il centro culturale inaugurato nel 2011 infatti verr� demolito e l’imprenditore pensa di erigere un museo di tre piani “dedicato a esplorare la fede islamica, le sue arti e la sua cultura”. Secondo quanto riportato dal New York Times, El Gamal ha commissionato la struttura di 464 metri quadrati all’architetto francese Jean Nouvel. Il museo includer� anche un santuario per i servizi religiosi e i programmi per la comunit�. “Le istituzioni culturali di New York sono sempre state fonte di grande ispirazione per me – ha detto l’imprenditore – e avere l’opportunit� di creare un museo � un vero privilegio”.

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lgermini