Meglio una lunga spiegazione che una semplice sculacciata. Almeno secondo quanto affermato da uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Duke University, della University of Missouri-Columbia, la University of South Carolina, della Columbia University, della Harvard University e della University of North Carolina.
Infatti, mentre la sculacciata, per la sua natura di punizione fisica, rende i bambini più aggressivi e ritarda il loro sviluppo mentale, il castigo verbale sembra funzionare meglio.
I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista “Child Development”. Lo studio ha coinvolto bambini di età compresa tra i 5 e i 16 anni. Dallo studio è risultato che i bambini “sculacciati” presentano un rischio tre volte maggiore di mostrare comportamenti anti-sociali rispetto ai bambini puniti solo verbalmente. Non solo: gli sculacciati hanno ottenuto risultati meno positivi ai test di misurazione delle loro capacità cognitive.
«I nostri risultati – ha commentato Lisa Berlin, scienziata del Centre for Child and Family Policy della Duke University in North Carolina – indicano chiaramente che le sculacciate influiscono sullo sviluppo dei bambini».
Nello studio, inoltre, sono state prese in considerazione diverse variabili: dall’etnia all’età, dall’istruzionne al reddito fino al sesso dei bambini. Nessuna di queste, però, sembra aver influito sui risultati.
In un altra ricerca, pubblicata sempre dalla stessa rivista, sono state esaminati gli effetti a lungo termine delle punizioni corporali ai bambini diventati adolescenti. In generale, è emerso che le punizioni fisiche diminuiscono con il passare dell’età. Ma nelle famiglie in cui i castighi corporali sono continuati, i ricercatori hanno trovato che i bambini erano più esposti a sviluppare problemi comportamentali rispetto a quelli che col passare dell’età non hanno ricevuto più sculacciate.
«Alla luce di questi risultati – ha spiegato Jennifer Lansford, che ha coordinato lo studio – gli specialisti della salute mentale e gli specialisti che lavorano con le famiglie dovrebbero incoraggiare i genitori dall’astenersi dall’utilizzare la disciplina fisica. Essi dovrebbero anche aiutare i genitori ad elaborare strategie alternative per correggere i loro figli».
