Prima ha affermato che l’Ossezia del Sud intende riunificarsi con quella del Nord, Repubblica autonoma nell’ambito della Federazione Russa e dunque entrare a far parte anch’essa della Russia stessa, poi ha smentito tutto. Si è aperto un giallo sulle parole dell’auto-proclamato presidente della provincia georgiana ribelle.
"Sì, certo, noi diventeremo parte della Russia, e non vogliamo creare un’Ossezia indipendente, perché così vuole la storia", aveva detto Eduard Kokoity. parole forti subito rilanciate dall’agenzia di stampa indipendente russa ‘Interfax’. "Probabilmente sono stato frainteso, non intendiamo rinunciare alla nostra indipendenza, che abbiamo conquistato a costo di colossali sacrifici", si è affrettato a rettificare Kokoity. Una virata che si aggiunge alla secca smentita del ministro degli esteri russo, Serghei Livrov.
L’Ossezia del sud "non intende aderire alla Russia", ha precisato Lavrov da Varsavia, dove è in visita, parlando con le agenzie russe. ”Non so davvero dove avete ottenuto questa informazione”, ha aggiunto.
"Da noi molti parlano di riunificazione con l’Ossezia del Nord – ha spiegato ancora Kokoity -, e nessuno può vietare loro di manifestare idee del genere. Però", ha ribadito, "l’Ossezia del Sud non entrerà nella Federazione Russa. Vogliamo invece allacciare relazioni internazionali con tutti gli altri Stati, nel quadro del diritto internazionale. Alla Russia", ha aggiunto, "siamo grati per aver salvato il nostro popolo, e con essa puntiamo a creare rapporti inter-governativi che siano il più stretti possibile. Abbiamo in programma di stabilire relazioni più intense con Mosca attraverso la nostra ammissione nell’Unione tra Russia e Bielorussia", ha precisato il leader sud-ossetino. L’Unione tra Mosca e Minsk, peraltro ancora in fase di creazione, non implica una vera e propria fusione tra le due Repubbliche ex sovietiche; finora si è realizzata solo per alcuni aspetti, sotto il profilo doganale e commerciale
