È stato rinviato al 7 settembre il processo a Lubna Ahmed al Hussein, la giornalista sudanese “rea” di aver indossato i pantaloni in pubblico. La donna rischia 40 frustate in pubblico per aver indossato un tenuta giudicata «indecente». Oggi era prevista la seconda udienza. A quanto riferisce l’Afp, centinaia di persone che erano andate davanti al tribunale per manifestare sostegno alla donna sono state disperse con i lacrimogeni.
Secondo l’avvocato della giornalista, il giudice ha deciso il rinvio dell’udienza per stabilire se la donna, che scrive per un giornale sudanese ma lavora anche nella sezione comunicazione della missione Onu in Sudan, beneficia di una immunità a tale titolo. Lubna, che dice di lottare affinchè l’articolo 152 del codice penale, in base al quale viene processata, sia abolito, ha detto all’Afp di avere presentato le dimissioni all’Onu così che il processo segua il suo corso.
La giornalista è stata arrestata il 3 luglio in un ristorante di Khartum assieme a altre 12 donne per ”tenuta indecente” mentre indossava un paio di pantaloni larghi e una lunga camicia.