Gian Antonio Stella, sul Corriere della Sera, fa un indovinello a tutti gli italiani:
“Perché mai alla Sicilia (e solo alla Sicilia) va un ottavo di tutti gli incassi delle giocate al Superenalotto fatte nell’isola? Perché mai lo Stato non è altrettanto generoso con Lombardia, Toscana o Molise e neppure con le altre regioni a statuto speciale? La domanda, venata di irritazione, ha dilagato ieri on-line non appena è comparsa la notizia: l’erario lascia alla Regione il 12,25% della raccolta locale.
Un privilegio che ha consentito all’ente governato da Raffaele Lombardo di incassare soltanto in queste prime settimane d’agosto 2,7 milioni di euro. Quasi quanto il governo ha distribuito in tutto il 2008 alle organizzazioni di assistenza umanitaria con l’8 per mille”.
La risposta è in un articolo illuminante su uno dei tanti misteri d’Italia. Dalla sua lettura anche una delusione per i puri e duri della Lega. Si apprende infatti che davanti ai siciliani, anche Roberto Calderoli, lumbard per antonomasia, in veste di ministro ha dovuto, per usare un linguaggio caro ai duri, calare le braghe. (…)
