Una devozione, quella degli abitanti dei paesini elvetici, che ha già un precedente. Nel 1678, infatti, gli svizzeri avevano già fatto un voto relativo al ghiacciaio di Aletsch, impegnandosi a «vivere virtuosamente e pregare per arginarne la crescita». Dal 1682, poi, ogni anno si tiene una processione annuale.
Le bizzarrie del clima, però, hanno fatto cambiare le esigenze degli abitanti. Aletsch, è il ghiacciaio più grande d’Europa e sta soffrendo, come tutti gli altri per il riscaldamento globale e negli ultimi 10 anni la sua estensione si è ridotta del 12%.
Da qui, l’esigenza di cambiare il voto. Per farlo, però, spiega il parroco Pascal Venetz, serve un’autorizzazione formale da parte del papa. Gli svizzeri però, sono ottimisti e sperano che l’agognata udienza possa arrivare tra settembre e ottobre: «Speriamo che Benedetto XVI decida a nostro favore vista la grande sensibilità mostrata in tema di cambiamento climatico».