Dopo le scuole, i tagli del ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini colpiscono anche su enti e fondazioni che avevano, come sempre, chiesto finanziamenti più o meno cospicui al ministero per la loro attività di ricerca.
Vista anche la necessità di risparmiare, però, la Gelmini ha detto no molto più che in passato, rispedendo al mittente le richieste di decine di associazioni. Un elenco, quello delle bocciature del ministro, nutrito e variegato, così come varie appaiono le motivazioni fornite caso per caso dal ministero.
Respinta, per esempio, la richiesta della fondazione che fa capo all’oncologo Veronesi perchè «tratta argomenti strettamente pertinenti alle attività del Ministero della Salute»: un modo politically correct di invitare a bussare a quattrini altrove.
Stessa sorte per il Comitato di parlamentari per l’innovazione tecnologica dell’Udc Mario Tassone e del democratico Walter Tocci che, per la Gelmini, «non ha il riconoscimento di personalità giuridica».
Tra le altre richieste bocciate, spicca il milione di euro non concesso ai “Silenziosi operai della croce”, associazione che si occupa di pastorale e assistenza ai bisognosi, attività che poco hanno a che vedere con l’istruzione.
Stessa sorte, infine, per decine di associazioni senza dipendenti che, magari, si limitano ad organizzare qualche convegno o a pubblicare, una tantum, qualche rivista specialistica.