In Cina, in vista dell’arrivo della perturbazione, le autorità avevano ordinato a circa un milione di persone di evacuare le zone costiere. Nella provincia orientale del Fujiian, per esempio, sono stati fatti sgomberare almeno cinquecentomila abitanti, e 48.000 imbarcazioni sono state costrette a rientrare nei porti.
I danni nella zona ammontano all’equivalente di 42 milioni di euro. In un’altra provincia cinese, quella dello Zhejiang, ha perso la vita un bambino di 4 anni, e tre persone sono rimaste sepolte in seguito al crollo delle loro abitazioni. Quanto a Taiwan, restano bloccati centinaia di pendolari a causa del blocco del traffico ferroviario e stradale; interrotta inoltre la somministrazione di energia elettrica e di acqua potabile.
I danni all’agricoltura sull’isola sono al momento valutati nell’ordine dei 100 milioni di dollari. Il tifone Morakot si sta ora dirigendo verso nord-est a una velocità di 20 chilometri orari. Per la regione asiatica è stata una delle peggiori calamità naturali degli ultimi cinquant’anni.