Dalla “500” agli 8 millimetri. Termini Imerese, centro siciliano nei cui stabilimenti Fiat fu realizzata la mitica autovettura, decide di puntare ora sul settore dello spettacolo. In linea con l’ambizione della Regione Sicilia, che vuole sviluppare l’industria televisiva in modo da creare un nuovo indotto che aiuti l’economia del territorio.
Il progetto per realizzare questo desiderio si chiama Med Studios, il nuovo polo cinematografico e televisivo ideato da Massimiliano Fuksas per Einstein Mutimedia. L’obiettivo è quello di rendere l’isola una sorta di “Hollywood del Mediterraneo”. Infatti nelle intenzioni dei promotori dell’opera non c’è solo la produzione, ma anche investimento in quest’area, con assunzione di popolazione indigena accompagnata alla formazione professionale. Tutto funzionale all’attrazione di nuovi investimenti.
Per fare questo, è stato determinante l’intervento finanziario di Invitalia, ex Sviluppo Italia, insieme agli enti locali. È stata acquistata un’area industriale all’interno del paese, per un investimento totale che si aggirerà intorno ai 13,5 milioni di euro.
Gli studi saranno realizzati a impatto ambientale zero. Costruiti con materiali riciclati ed ecocompatibili, saranno alimentati da pannelli solari e generatori alimentati con biocarburante, quindi a emissione zero. Altra particolarità è che rimanderanno a un’idea di chiuso, un’intenzione che Fuksas ha spiegato con «la magia dell’oggetto completamente chiuso. Tu ci entri e scopri qualcosa».
La scelta della regione non è casuale. La Sicilia ha caratteristiche morfologiche che la rendono appetibile ai set cinematografici: la possibilità di avere a poca distanza mare, montagna, collina, siti archeologici, ma anche di poter girare gli esterni per gran parte dell’anno giocano in tal senso. E non a caso, molti capolavori della filmografia, da “Il Gattopardo” a “Il Padrino” hanno avuto come location gli splendidi scenari dell’isola di Polifemo.