Non decolla il Gratta e Vinci pro Abruzzo. Anzi, non lo “gratta” proprio nessuno. I biglietti della lotteria istantanea lanciata un mese fa dai Monopoli di Stato per aiutare, con i proventi della vendita, le popolazioni colpite dal terremoto sembrano essere ancora tutti imballati e invenduti. «Abbiamo venduto metà stock e pensiamo per l’estate di poterlo vendere tutto: ma i clienti sono perplessi, temono che le vincite siano inferiori perchè si tratta di un’iniziativa per l’Abruzzo», afferma Giovanni Risso presidente dei FederTabaccai.
Come riporta la Stampa, “se i Gratta e Vinci hanno raggiunto i 4,2 miliardi di raccolta, piazzandosi al secondo posto tra i giochi più amati dagli italiani, ci si rende conto che qualcosa non va”. Allora se gli italiani “grattano”, di chi è la colpa?
Per esortare i rivenditori a dimostrare “unità di intenti e spirito di servizio”, il direttore dei Monopoli di Stato Antonio Tagliaferri ha scritto una lettera ai tabaccai. Il rischio è che la categoria non sia contenta del guadagno: la commissione per ogni biglietto è di 18 centesimi e non di 24 come per i tradizionali Gratta e Vinci.