Un uomo di 33 anni ha ucciso la moglie (coetanea), i tre figli (di 9, 6 e 3 anni) e poi si è suicidato. È accaduto ieri sera a Verona, nella zona di San Michele Extra. Lo riferisce la questura della città veneta, aggiungendo che l’uomo faceva il commercialista e la moglie l’avvocato. «La scientifica è sul posto per compiere tutti i rilievi e accertare la dinamica dei fatti. E verificare se è stato lui a compiere la strage» ha detto un addetto stampa della questura veronese.
LA RICOSTRUZIONE – Una delle ipotesi della polizia di Verona, che segue le indagini sul caso, è che la strage sia da collocarsi presumibilmente tra le 22.30 e le 23 di giovedì sera. Qualche vicino di casa avrebbe riferito agli investigatori di aver sentito intorno a quell’ora dei colpi secchi, ma non di averci fatto particolarmente caso. Le vittime erano tutte vestite con abiti usati solitamente quando si sta in casa. I bambini, secondo quanto si è appreso, erano tutti in pigiama, la donna invece indossava una tuta da ginnastica.
IL RITROVAMENTO – Le vittime sarebbero morte tutte con un colpo di pistola alla testa. A trovare i corpi è stata la donna delle pulizie entrando in casa. Dopo aver aperto la porta dell’abitazione con le chiavi di cui è in possesso, ha trovato in taverna la donna e un bambino riversi sul pavimento. In una camera c’erano i corpi di altri due bambini e nel letto matrimoniale il corpo dell’uomo.
UNA BELLA ABITAZIONE – Sul letto, accanto al cadavere dell’uomo sono state trovate due pistole semiautomatiche, una delle quali con il cane alzato. Non è escluso che l’omicida-suicida le abbia usate entrambe. La famiglia viveva in una porzione di una casa colonica, ristrutturata, con una corte privata. Un bella abitazione, perfettamente ordinata.
