Giulio Tremonti conferma gli impegni: i primi interventi che saranno approvati dal Consiglio dei ministri di mercoledì – previsto a Napoli – riguarderanno infatti l’«abolizione dell’Ici sulla prima casa e la detassazione sperimentale degli straordinari». Il ministro dell’Economia, aprendo l’incontro con le parti sociali, assicura che la copertura di bilancio per questi due interventi «sarà operata con la corrispondente riduzione di voci di incremento discrezionale e non particolarmente produttivo della spesa pubblica».
A proposito degli sgravi sugli straordinari, è il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi , a delineare la linea del governo: tassazione agevolata del 10% su straordinari, premi, incentivi e componenti variabili del reddito collegate alla maggiore produttività. Una misura che sarà introdotta in via sperimentale per sei mesi e non riguarderà gli statali. Ci sarà una soglia oltre la quale il vantaggio fiscale non verrà applicato, ma questo tetto di reddito non è stato ancora definito. In ogni caso «il governo – dice Sacconi – terrà conto dell’accordo tra le parti sociali dopo la fase di sperimentazione».
Parlando della situazione generale, Tremonti non nasconde le difficoltà. «Nell’economia reale – spiega il ministro – troviamo una crescita intorno allo zero». E a questo si accompagna il cronico problema dei conti pubblici: a tal proposito, Tremonti annuncia «un piano triennale di stabilizzazione». «Non ci sarà un aumento della pressione fiscale – assicura – ma più contrasto all’evasione, puntando soprattutto al federalismo fiscale che sarà l’oggetto di un’intensa, ampia e condivisa discussione con l’opposizione». L’obiettivo è il pareggio di bilancio nel 2011. «Servono però tra i 20 e i 30 miliardi di euro nel trienno 2009-2011». «La Finanziaria – specifica Tremonti – sarà anticipata nella sua parte sostanziale a prima dell’estate, da un provvedimento legislativo che affiancherà e darà corpo al Dpef».
Inoltre, aggiunge Tremonti, «cercheremo di mettere in campo tutti gli strumenti possibili per garantire la tenuta sociale a partire dall’attenuazione, specialmente per la parte più debole della popolazione, dell’impatto del caro-vita e dei mutui sulla casa». Senza dimenticare il «piano di liberalizzazioni, di semplificazioni e di privatizzazioni». Per il ministro dell’Economia, l’azione del governo «non sarà episodica, ma organica e progressiva» ed avrà come prospettiva «l’intera legislatura». «Oggi – conclude Tremonti – è solo l’inizio».