È clinicamente morto il bimbo di 6 anni di Zero Branco, travolto mercoledì scorso dal muletto che guidava la madre nell’azienda agricola di famiglia. Lo hanno stabilito i medici del reparto di rianimazione del Ca’ Foncello dove il piccolo è stato ricoverato subito dopo il gravissimo incidente. E pare che non siano valsi a nulla i tre delicati interventi chirurgici per tentare di strappare il bambino a un destino che sembra ormai certo.
Il piccolo stava giocando nel piazzale dell’azienda agricola di famiglia quando è finito sotto le ruote del muletto. Il dramma si è consumato sotto gli occhi dei genitori del piccolo, di alcuni parenti e dei dipendenti che lavorano nell’azienda agricola di famiglia nella campagna di Sant’Alberto. Secondo una prima ricostruzione pare che alla guida del muletto ci fosse la mamma del piccolo, D.B. di 37 anni. Il mezzo era in movimento nel piazzale del magazzino dove i bambini, tra cui il figlio, stavano giocando.
Forse abbagliata dal sole che in quel momento stava tramontando, la donna non si è accorta di aver urtato il figlio. L’ha trascinato sotto al muletto per alcuni metri, poi si è accorta di quanto stava accadendo. È scesa dal muletto e ha visto il figlio. «E’ morto, è morto» ha urlato disperata.
Le sue grida di dolore sono state sentite in tutta la zona. Lo zio del bambino ha messo in moto l’escavatore che era parcheggiato nel piazzale e con una catena è riuscito ad imbragare ed alzare il muletto. È stato il papà del piccolo, A.F., che si è steso a terra per raggiungere il piccolo e liberarlo dal fondo del mezzo. Immediata è partita la chiamata al Suem di Treviso e ai vigili del fuoco. Vista la gravità della situazione, si è alzato in volo l’elisoccorso. Il piccolo è stato immediatamente intubato, i medici ne hanno verificato le condizioni, dopodichè è stato trasportato all’ospedale di Treviso Ca’ Foncello. Le sue condizioni sono gravissime. Nell’urto con il muletto pare abbia riportato ferite alla testa e al torace. Fino a tarda sera sono proseguiti i rilievi dei carabinieri per ricostruire la dinamica dell’incidente e sono stati sentiti alcuni testimoni.
