Che il grasso facesse male alla salute già lo si sapeva, ma che potesse far male anche al cervello al punto da “rimpicciolirlo” e atrofizzarlo è una novità. Scoperta da un team di scienziati dell’Università della California di Los Angeles (Ucla), capitanato dal professore di neurologia Paul Thompson, l’ennesima conseguenza dell’obesità sarebbe piuttosto inquietante perché potrebbe ipoteticamente portare alla demenza.
Le persone con una maggiore massa grassa avrebbero, in media, il cervello più piccolo, soprattutto nelle zone del lobo frontale e temporale, particolarmente importanti per la memoria e l’organizzazione.
Alcuni scienziati però danno la colpa di tutto questo al cervello stesso, dal momento che le aree interessate dall’atrofia sarebbero proprio quelle che controllano il metabolismo e il comportamento alimentare. Il fenomeno potrebbe risultare, insomma, il risultato di una sorta di circolo vizioso, che spingerebbe gli obesi a perdere più facilmente il controllo del loro appetito e a sconvolgere il loro metabolismo.