Stop al commercio delle vecchie lampadine da 100 watt a partire dal primo settembre. La decisione dell’Unione Europea va in direzione del risparmio energetico e rappresenta la prima tappa di un percorso che, nei prossimi sei anni, porterà a far uscire dal mercato tutte le lampadine di vecchia generazione a prescindere dalla potenza.
A sostituire le classiche lampadine a incandescenza, che trasformano in luce solo il 5% dell’energia mentre il resto si trasforma in calore, saranno le lampade di nuovo generazione, che dovrebbero consentire un risparmio energetico pari all’80%.
Secondo la Commissione Europea, con la sostituzione le famiglie potranno risparmiare circa 50 euro l’anno. Più ottimistiche ancora le stime dell’l’Ufficio europeo delle unioni dei consumatori, secondo cui il risparmio potrà essere di 166 euro.
Le nuove lampadine, in realtà, hanno un costo maggiore ma durano decisamente di più. Ai consumatori, a questo punto rimane la scelta: o si acquistano le giacenze delle vecchie lampade sul mercato o si passa alle fluorescenti, che danno una luce più fredda, oppure si scelgono le lampade alogene.
Per la Ue, infatti, il vincolo sulle nuove lampadine non è tecnologico ma di consumi: al bando, con la sola eccezione di lampade per frigo, forni e reparti di neonatologia, tutte le luci di classe di consumo D, E, ed F; sul mercato, invece, potranno rimanere quelle che consumano di meno, le classi A, B, e C. Quelle di classe C, però, verranno a loro volta tolte dal mercato nel 2016.
