ULTRA’ LIBERI, VELTRONI: ”GOVERNO DEBOLE”, PDL, ”SE LA PRENDA COI MAGISTRATI”

In attesa delle decisioni del Viminale sugli incidenti legati a Roma-Napoli, monta la polemica politica. Per Walter Veltroni, segretario del Partito Democratico la scarcerazione dei teppisti responsabili dei gravi incidenti «è un fatto gravissimo. Il segnale che si lancia è pesantemente negativo. Evidentemente dagli atti del governo si evince una morale: duri con quelli che non votano come gli immigrati e deboli con quelli che votano. «Così i teppisti – prosegue il leader democratico- che usano il calcio come pretesto per le loro bravate, per aggredire e seminare paura tra i cittadini, anche quando sono identificati e presi restano dentro per poche ore. Questa certezza di impunità non fa altro che perpetuare e coprire il loro agire».

Gasparri: Veltroni patetico e demagogico. La risposta del governo a Veltroni è arrivata dal presidente dei senatori del Pdl Gasparri: «Veltroni fa patetica demagogia. Per le scarcerazioni facili degli ultrà violenti perchè non se la prende con la magistratura? La colpa è loro. Il precedente governo Berlusconi ha varato con coraggio norme severe. Fu la sinistra, allora, a schierarsi dalla parte dei violenti. Ora si farà tutto il necessario per stroncare una violenza intollerabile. Dalla criminalità ai clandestini, dalla droga agli stadi, la nostra regola è una sola: tolleranza zero contro l’illegalità»

Abete: tifosi non tutti teppisti. Dal mondo del calcio, intanto, il presidente deferale Giancarlo Abete, invita a non generalizzare: «È giusto tenere conto di quanto è successo e prendere provvedimenti adeguati nei confronti di chi si è reso protagonista di episodi di vandalismo, con comportamenti inaccettabili. Ma è anche giusto non generalizzare, perché ci sono anche tifosi non delinquenti che rispettano le leggi». Ai microfoni di Radio 24, Abete ha detto: «la logica sbagliata è quella di non punire, altrimenti viene penalizzato chi rispetta le regole». Secondo il presidente della Federcalcio, «gli episodi di violenza si concentrano nel calcio perché il nostro mondo si presta più di altri ad avere elementi di visibilità».


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