Due dei tre hacker vivono «in Russia o vicino alla Russia». Il terzo è Albert “Segvec” Gonzalez, 28 anni di Miami, un ex informatore del Secret Service in attesa di processo per un altro maxi-caso di hackeraggio del 2003. I tre sono stati accusati del maxi-furto dei numeri di carte di credito e bancomat.
I dati raccolti venivano venduti a terzi che li utilizzavano per acquisti fraudolenti. Il nuovo attacco è avvenuto ai danni della Heartland Payment Systems, una delle più grosse società di transazioni elettroniche, e dei supermercati Hannaford Brothers.
Vittima dei pirati sono state anche la catena di piccoli supermercati Seven-Eleven, popolarissimi negli Usa, e altre due catene commerciali non identificate. Gonzalez e uno dei complici «avevano trovato le vittime delle loro scorribande digitali nella lista delle società Fortune 500, ne avevano studiato i sistemi di pagamento individuandone le vulnerabilità».
Per l’hackeraggio venivano usati computer presi in leasing o comunque controllati dai pirati in California, Illinois, New Jersey e Lettonia, Ucraina e Olanda. Le operazioni sarebbero scattate nel 2007. Nel caso di Heartland, che lo scorso gennaio aveva lanciato l’allarme, gli hackers erano riusciti a catturare i numeri di conto e le date di scadenza delle carte e nel venti per cento dei casi anche i nomi dei titolari.