A Martinicus nel Maine la guerra delle aragoste non ha per poco causato la sua prima vittima. Faide immemorabili segnano in questa zona i rapporti tra i pescatori, rapporti burrascosi e misteriosi come l’oceano che lambisce l’isola di Martinicus, la più remota delle isole del Maine e tra queste la meno accessibile. In inverno, solo un battello al mese assicura i collegamenti tra il continente e l’isola. Gli abitanti che vivono tutto l’anno sull’isola sono forse una dozzina, in gran parte pescatori.
Fino a pochi anni fa, la pesca alle aragoste era, a questa latitudini, un affare lucroso. Poi è arrivata la crisi del mercato ittico, che ha negli ultimi due anni abbassato di molto il prezzo di questo crostaceo. Ed ha anche scoperto qualche nervo teso in questa piccola isola della costa Est americana.
I pescatori qui sono conosciuti per le leggi “non scritte” che regolano i costumi e l’etica della pesca. Ma i limiti che la piccola comunità di pescatori impone a sé e agli “stranieri” non sono solo una questione verbale. Vandalismo e violenza sono, negli anni, serviti a rinforzare il codice delle leggi non ufficiali. Quest’estate, sono state affondate due barche, e una terza seriamente danneggiata. Gli scontri tra equipaggi diverse, con tanto di abbordaggio e scazzottata, non sono rari in questi lidi.
Alain Miller, proveniente da una piccolo porto sul continente, ha ritenuto, in virtù dei suoi legami famigliari (la moglie e il genero hanno vissuto quasi tutta la loro vita a Martinicus) che fosse autorizzato a pescare nelle acque litorali. Prevedibilmente, qualche abitante di Martinicus non è stato d’accordo ed ha presto provveduto a sabotare l’attività di Miller, tagliando le costose trappole posizionate dal pescatore. Dopo qualche ora, in un’alterco che ha coinvolto almeno quattro persone, di cui due armati, un giovane isolano è rimasto gravemente ferito da un colpo di pistola al collo.
I pescatori di aragoste di Martinicus si ritrovavano fino a poco tempo fa una volta all’anno, ogni prima domenica di giugno, nello scantinato della chiesa. Si procedeva allora ad una votazione a scrutinio segreto riguardo ai provvedimenti da prendere a proposito delle attività di pesca. A quanto pare era spesso era questione dell’ammissibilità di un pescatore, magari proveniente da un’isola vicina, nelle acque di Martinicus. Le riunioni sono ora interrotte a causa di un processo intentato da un pescatore ostracizzato. L’incartamento giudiziario parla di “cospirazione”.