Il sito Gawker ha scoperto che due anni fa l’Fbi ha distrutto documenti che «avrebbero potuto» contenere informazioni sul famoso giornalista televisivo Walter Cronkite, morto lo scorso 17 luglio. Quali documenti? Non si sa. Perchè sono stati distrutti? Non si sa.
Gawker e il blog Raw Story hanno cercato di indagare per scoprire cosa mai l’Fbi potesse avere riguardo a Cronkite, che gli americani definivano «il giornalista in cui avevano più fiducia», ma si sono trovati davanti ad un muro di gomma. Raw Story ha inoltrato all’Fbi una richiesta tramite la legge per la Libertà di Informazione e la rispsta ricevuta è la seguente: «Un paio di anni fa abbiamo distrutto molti documenti, ed alcuni avrebbero potuto riguardare Cronkite, ma per ragioni che non possiamo spiegare pensiamo che in effetti riguardassero Cronkite. Comunque, non ci sono più».
Le leggi sulla segretezza federale non si applicano alle persone morte, così Gawker, dopo la scomparsa del giornalista, è tornato all’attacco. Ha chiesto all’Fbi se avesse almeno delle documentazioni sul materiale distrutto, ma la risposta è stata negativa. Nessuna documentazione, nessuna traccia.
Il mistero si è infittito dopo la scoperta che i documenti su Cronkite sono stati distrutti nel 2007, quando tutti sapevano che al giornalista, molto malato, restava poco da vivere. Questo induce Gawker a pensare che i documenti siano stati distrutti proprio per evitare che, una volta morto Cronkite, i documenti potessero diventare di pubblico dominio.
Il fatto che i documenti su un uomo così influente e famoso siano stati distrutti casualmente prima che potessero essere pubblicamente consultati è, secondo il sito, scarsamente credibile. Forse che nei documenti ci fossero notizie compromettenti sulla sua vita privata? Forse che l’FBI ha condotto operazioni ancor più illegali di quelle già a conoscenza? Conclude Gawker: «Non lo sapremo mai».
