Nell’estate dello scorso anno, durante la campagna elettorale per la conquista della Casa Bianca, l’allora senatore democratico Joseph Biden, attualmente vice-presidente degli Stati Uniti, ha ampiamente utilizzato nei suoi discorsi brani ripresi dalla famosa arte oratoria del leader laburista Neil Kinnock nella campagna elettorale britannica del 1992, al termine della quale fu tuttavia sconfitto dal primo ministro conservatore Margaret Thatcher, a quanto rivela il New York Times. Biden però commise l’errore di non rivelare la fonte cui si ispirava.
Biden fu in particolare attratto da uno spot televisivo di Kinnock, tanto da riprendere parole e gesti del leader laburista nel discorso conclusivo della sua campagna elettorale il 23 agosto scorso alla Fiera Statale dello Iowa. Una registrazione dello spot di Kinnock, scrive il Times, era stata data a Biden ed altri candidati presidenziali – che non ne fecero uso – da William Schneider, un’analista politico presso l’American Enterprise Institute, un think-tank di orientamento conservatore.
Nel suo spot Kinnock chiedeva retoricamente come mai per la prima volta da «migliaia di generazioni” gli fosse stato possibile frequentare l’università , cosa negata ai suoi antenati poveri, ma permessa ai privilegiati. «Qualcuno crede veramente che non andarono all’università », chiedeva Kinnock, «perché non avevano il talento o l’impegno necessari? Naturalmente no. Non ci andarono perché non potevano permetterselo».
Il messaggio politico di Kinnock era che il partito laburista aiutava anche i non abbienti, mentre i conservatori no. Biden, lui stesso di umili origini, sostitui’ il partito laburista con quello democratico, e i conservatori della Thatcher con i repubblicani di George Bush, e il suo discorso ebbe grande successo. Ora però, il plagio è venuto alla luce.
