Barack Obama ha designato il teologo cubano-americano Miguel Diaz come ambasciatore presso la Santa Sede. La nomina, che dovrà essere confermata dal Senato Usa, è particolarmente delicata per le posizioni del nuovo presidente su aborto e cellule staminali embrionali, criticate dal Vaticano.
I media Usa e internazionali avevano dato notizia della bocciatura da parte della Santa Sede di almeno due candidati a succedere a Mary Ann Glendon (fedelissima di Bush) alla guida dell’ambasciata Usa, perché “pro choice” sull’aborto: Caroline Kennedy, la figlia del presidente John, e Douglas Kmiec, cattolico del Partito democratico.
«Voglio essere un ponte tra la nostra nazione e la Santa Sede», ha assicurato Diaz, promettendo “continuità ” nei rapporti col Vaticano ma senza sbilanciarsi sulla sua posizione riguardo alle questioni più controverse. Il teologo viene descritto come una persona capace di promuovere il dialogo e di avvicinare le posizioni, due doti che gli serviranno nei Sacri Palazzi.
Il 45enne Diaz, che diventerà il primo ambasciatore ispanico a rappresentare gli Usa in Vaticano, insegna teologia in Minnesota alla St. John’s University e al College of Saint Benedict ed è stato consigliere del nuovo presidente americano durante la campagna elettorale.
Obama ha anche annunciato la designazione degli ambasciatori per una dozzina di sedi in Europa, Asia e America Latina.
Per Parigi è stato scelto Charles Rivkin, consigliere del presidente, analista finanziario e membro della commissione consultiva sulla sicurezza nazionale. A Londra andrà Louis Sousman, un banchiere che ha lavorato per la Salomon Brothers ed è stato vicepresidente della Citigroup. Un esperto in biotecnologia che ha fatto fortuna in California, John V. Roos, andrà a Tokyo.
