Sarah Palin molla. E tutti si chiedono il perché. A sedici mesi dalla sua nomina a numero due di John McCain alle presidenziali che hanno incoronato Barack Obama, una delle donne più discusse degli Stati Uniti ha deciso di lasciare il suo incarico di Governatore dell’Alaska.
In assenza di spiegazioni illuminanti, però, le congetture sui reali motivi della Palin sono molteplici: “è nauseata dalla politica” oppure, al contrario” vuole ottenere un seggio al senato”?
Una risposta esaustiva, però, al momento non c’è. E, ovviamente, non manca chi ipotizza scandali di grosse dimensioni in arrivo per la, a questo punto ex, governatrice dell’Alaska.
Perché tutto sembra essere stato fatto in gran fretta, e in modo da far pensare ad altro. La Palin abdica il 3 luglio, il giorno prima della più importante festa americana e lo fa organizzando un’improvvisata conferenza stampa nel giardino di casa sua.
Ma se un giornalista incauto prova a farglielo notare lei si indigna e afferma di lasciare per ragioni «sincere, altruistiche e complesse». Motivazioni che, però, non vengono spiegate. Al contrario, nel discorso di congedo, la Palin ha evitato scientificamente ogni dettaglio.
Secondo il New Yorker, però, l’esperienza governativa in Alaska della vice di McCain si conclude lasciando agli americani la sensazione di aver avuto a che fare con qualcuno che si è preoccupato molto di più di accumulare soldi per sé che di far fruttare in modo efficiente quelli pubblici.