Robert Stanford, il finanziere texano accusato di aver messo in piedi una truffa da sei miliardi di dollari in America Latina attraverso la Stanford International Bank ad Antigua, ha dichiarato di non essere un ladro e di non aver mai tentato di derubare nessuno, a quanto riferisce il New York Times.
In una intervista rilasciata nell’ufficio del suo avvocato a Houston, Stanford ha detto che alcuni degli assets detenuti dalla sua organizzazione per conto di clienti posssono essere diminuiti di valore, ma ha poi aggiunto che vi sono state frodi la colpa è del suo ex-chief financial officer, James Davis.
Il finanziere ha negato le accuse mossegli dalla Securities and Exchange Commission (Sec) di aver preso un prestito di 1,6 miliardi di dollari dalla sua compagnia senza rivelarlo, affermando che «il denaro non era per lui ma che è stato usato per investimenti».
Secondo la Sec, Stanford avrebbe truffato migliaia di persone vendendo certificati di deposito con «improbabili e insostenibilmente alti tassi di interesse».