Per la prima volta, negli Stati Uniti, la migliore università è pubblica. Si tratta dell’Accademia Militare di West Point, insignita del titolo dalla rivista Forbes.
L’accademia, istruzione pubblica pagata dall’esercito ai meritevoli, ha scalzato università prestigiose come Princeton (seconda) e Harvard, retrocessa al quinto posto.
Una scelta, quella della rivista americana, che fa discutere. Certo, i titoli di West Point non si discutono: dal 1923 ad oggi, l’accademia ha collezionato una ragguardevole quantità di premi e borse di studio. Ma la questione è più complessa ed investe il complesso rapporto tra pubblico e privato nell’America della crisi.
In un paese che si fregia di 56 delle migliori 200 università del mondo, la forbice dei costi tra studi pubblici e privati è ancora amplissima: una media di circa 5000 dollari annui per una statale, tra i 15 e i 40 mila per una privata.
E Forbes, forse, ha voluto premiare l’austerità della nuova America. Le proteste, in ogni caso, non mancano: The Choice, supplemento dedicato all’educazione del New York Times, è caustica: «Di solito non prestiamo attenzione ai vari tentativi di fare liste di scuole e università come se fossero ristoranti o aspirapolvere. Ma persino noi abbiamo notato che Forbes ha dato il primo posto a un’istituzione che non è solita vincere tali concorsi».
The Choice, poi, ha rincarato la dose sottolineando come Forbes abbia iniziato a fare la lista delle università solo da due anni. Liste approssimative , il cui esito, secondo il New York Times, rischia di cambiare il criterio stesso di selezione dell’eccellenza.