di Susanna
Sono di nazionalità britannica con marito (e padre) italiano (dunque, in effetti, anglo-italiana). Ecco degli esempi di due delle nostre vacanze degli ultimi anni, che dimostrano perché difficilmente torneremo in Italia d’estate in vacanza. Lerici, Liguria, estate 2000 o 2001: Nessun ristorante del paese esponeva i menù fuori, eravamo quindi costretti sempre a entrare e a chiedere di vedere il menù prima di sederci (dato che siamo vegetariani e non sempre troviamo piatti idonei per noi). Le nostre prime tre sere sono state un disastro totale. Abbiamo trovato soltanto proprietari di ristoranti maleducati e antipatici, per non parlare della cucina mediocre. Un esempio: un proprietario di ristorante che ci sfila il menù dalle mani senza dire una parola e prima ancora che avessimo finito di guardarlo. Altro esempio: il padrone di ristorante che, appena saputo che eravamo vegetariani, ci disse: «Ah, qui sieti cascati male», quando in verità il suo menù (ottenuto con fatica) era pieno di piatti vegetariani. Ancora: una padrona di ristorante che la sera prima, durante un nostro sopralluogo, ci aveva assicurato: «Vegetariani? Ah, nessun problema, qui ho un menù fisso, ma vi posso preparare qualcosa di speciale, nessun problema» tutta simpaticamente e sorridente. La sera dopo, avendo avuto evidentemente un trapianto di personalità nel frattempo, gettava i piatti sul tavolo (a tutti) in maniera arrabbiata e antipatica, terrorizzando i clienti, e si è rifiutata di sostituirci i salumi con qualcos’altro. Non abbiamo neanche aspettato il dessert – siamo scappati a gambe levate. E’ una buona accoglienza questa? Anno 2008: per il secondo anno di seguito, Dalmazia del sud, Croazia. Prezzi: la metà di quelli italiani. Paesaggio: di una bellezza unica, incontaminato e pulito. Cucina: ottima. Servizio: ottimo, con i menù sempre esposti e servizio rapido. Fantastico. L’Italia puo’ aspettare.