Antonio Gramsci, fondatore del Partito Comunista Italiano, trovò la fede in punto di morte e ricevette i sacramenti cristiani. Lo ha affermato oggi mons. Luigi De Magistris, propenitenziere emerito del Vaticano e conterraneo di Gramsci, in una conferenza stampa stamane a Roma per presentare un catalogo di santini e immagini sacre. Finora del riavvicinamento al cattolicesimo di Gramsci si era parlato solo a livello di voci, mai confermate. Oggi mons. De Magistris, che in passato è stato tra i responsabili del Tribunale vaticano della Penitenzieria Apostolica (dicastero preposto alle indulgenze, ai perdoni e a controversie interne), ha invece fornito piĂą di un dettaglio sulla vicenda. "Il mio conterraneo, Gramsci – ha detto il presule, che è attualmente in pensione – aveva nella sua stanza l’immagine di Santa Teresa del Bambino GesĂą. Durante la sua ultima malattia, le suore della clinica dove era ricoverato portavano ai malati l’immagine di GesĂą Bambino da baciare. Non la portarono a Gramsci. Lui disse: "PerchĂ© non me l’avete portato?" Gli portarono allora l’immagine di GesĂą Bambino e Gramsci la bacio". "Gramsci – ha sottolineato De Magistris – è morto con i Sacramenti, è tornato alla fede della sua infanzia. La misericordia di Dio santamente ci ‘perseguita’. Il Signore non si rassegna a perderci", ha commentato ancora l’esponente vaticano.
