VELTRONI: ”LA DESTRA STA ROVINANDO L’ITALIA”

«La destra sta rovinando economicamente, politicamente e moralmente l’Italia» e le sue politiche puramente repressive possono portare «all’autunno della democrazia e della libertà». Lo ha detto il segretario del Pd Walter Veltroni nell’intervento che ha chiuso la scuola estiva del partito, svoltasi negli ultimi quattro giorni in alcune cittadine della Toscana e dell’Umbria. «Il tempo della destra populista – ha detto Veltroni riferendosi ai diversi governi conservatori che guidano alcuni Paesi europei e occidentali – è quello della democrazia che si riduce».

Un fatto che, per il segretario del Pd, è riscontrabile nelle politiche puramente repressive che questi governi, compreso quello di Berlusconi, adottano per affrontare alcuni fenomeni come la droga, la prostituzione, l’immigrazione. «In una logica vanamente e unicamente repressiva che finisce per essere solo oppressiva – ha detto Veltroni – si parte dalle impronte ai bambini rom per arrivare alle celle negli stadi e al carcere per le prostitute e per i loro clienti, per poi spingersi magari alla proposta della schedatura informatica di massa del sistema francese Edvige: migliaia e migliaia di persone catalogate in base alla loro etnia, alla loro attività lavorativa, sindacale e politica, al loro impegno sociale. Protezione, o presunta tale, al di sopra di tutto. Al di sopra della libertà e dei fondamentali diritti civili di ogni persona. È anche così che può cominciare l’autunno della democrazia e della libertà».

«La destra – ha quindi proseguito Veltroni riferendosi più specificamente al nostro Paese – sta rovinando economicamente, politicamente e moralmente l’Italia. Il dramma di questo Paese è che non ha mai avuto, ad eccezione del primo centrosinistra e del primo governo Prodi, una maggioranza riformista che lo abbia cambiato. L’Italia si renderà conto a breve che sette anni di governo della destra l’hanno ridotta nella condizione drammatica in cui si trova oggi. Solo noi possiamo essere l’alternativa nuova di cui il Paese ha bisogno. Dobbiamo saperlo e lavorare, perché al tramonto del berlusconismo corrisponda l’alba di una stagione di riforme, di modernizzazione e di moralizzazione della vita pubblica. Contro la conservazione, il coraggio del cambiamento. Contro la paralisi, la forza della speranza. Contro la chiusura in se stessi, l’apertura agli altri e al mondo».

Le parole di Fini. Veltroni è poi intervenuto sulla condanna del fascismo fatta ieri dal presidemnte della Camera Gianfranco Fini: le parole pronunciate da Fini sono «inequivoche» e apprezzabili, ha detto, ma le precedenti affermazioni di Ignazio La Russa o di Gianni Alemanno dimostrano che c’è «un limite strutturale della riflessione compiuta dalla Destra italiana sulla sua storia, sulla sua cultura, sulla sua identità».


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