"Non assumerò decisioni in contrasto con quello che deciderà il mio partito". Lo ha detto il nuovo presidente della commissione di Vigilanza Rai Riccardo Villari del Pd, chiudendo la seduta che lo ha visto eletto. Villari ha spiegato che "si è rotta una prassi consolidata: Non volevamo che accadesse, ma prendo atto dell’esito della votazione perché credo di avere il dovere di rispettare i presidenti delle Camere e il presidente della Repubblica come rappresentante delle istituzioni". Ma appunto, rimette la decisione al proprio gruppo parlamentare con il quale ora chiederà un incontro.
"Caro presidente del consiglio Videla". Si apre così l’intervento del leader dell’Idv Antonio Di Pietro in Aula alla Camera sulla Finanziaria nel quale l’ex pm parla per l’elezione di Villari a presidente della Vigilanza di "atteggiamento tipico di una dittatura argentina" e "dell’ultimo atto di una deriva antidemocratica".
VELTRONI, VILLARI VA A DIMETTERSI – "Mi ha telefonato ora il senatore Villari, per comunicarmi che andrà dal presidente della Camera e dal presidente del Senato a rassegnare le sue dimissioni". Lo afferma il segretario del Pd, Walter Veltroni, commentando l’elezione di Riccardo Villari.
"Si tratta di una cosa inimmaginabile e mai vista prima nella storia delle istituzioni parlamentari. E’ una cosa avviene nei regimi e non nelle democrazie". Così il leader del Pd Walter Veltroni, lasciando la sede del partito, commenta l’elezione di Riccardo Villari alla presidenza della commissione di Vigilanza Rai, con i voti della maggioranza.
VILLARI: ANDRO’ DA NAPOLITANO, FINI,SCHIFANI – "Il mio percorso istituzionale per decidere o meno se mantenere la presidenza della Vigilanza Rai partirà da un incontro con il Presidente della Repubblica e poi con i presidenti di Camera e Senato, per poi passare ad un confronto con il mio gruppo parlamentare". Lo ha detto il neo eletto presidente della Vigilanza Rai, Riccardo Villari, lasciando la seduta della commissione e spiegando che per lui l’incontro può avvenire "anche oggi". Villari ha aggiunto di non sentirsi "ancora presidente", ma anche di essere consapevole "del passaggio delicato che sta vivendo la commissione bicamerale con uno stallo che dura da mesi", e quindi di pensare a "molti scenari possibili che vanno valutati". Non dà Villari "un grande significato" ai due voti ottenuti anche nelle file dell’opposizione e spiega di "aver sentito circolare solo ieri sera" il suo nome e di "non aver fatto nessuna trattativa, né averlo chiesto". Ha spiegato però che lo scenario a cui da adesso in poi andrà incontro è "un percorso che è stato disegnato stamattina nell’incontro del Pd con Veltroni".