MODENA – ''Una vignetta e' come una barzelletta, se la capisci, bene, se la devi spiegare e' inutile. Nella vignetta incriminata, Paolino e il Nonno, ci puo' vedere violenza solo un violento, ironia chi ne e' dotato. Ma visto il clamore una precisazione e' d'obbligo, cosi' come delle sentite scuse''. E' l'incipit della lettera di Snake, l'autore della vignetta diffusa dalla Cgil e dallo Spi (ed e' a loro che rivolge le scuse) per promuovere lo sciopero del 6 maggio e al centro di molte polemiche ieri dopo essere stata pubblicata su 'Il Giornale' e 'Libero'. La vignetta raffigura un anziano che spiega a un giovane come il bastone non gli serva per sostenersi, ma che potrebbe invece tornargli utile nel caso incontrasse il premier. ''Le scuse le rivolgo alla Cgil e allo Spi che – scrive il vignettista – inopinatamente sono stati coinvolti in una polemica quasi che cio' che era scritto nella vignetta rappresentasse la posizione della Cgil e dello Spi. La paternita' della vignetta, il senso e l'ironia, sono mie e solo mie. La precisazione deve partire da una constatazione dell'ovvio: dove e quando un bastone da passeggio simboleggia violenza? Anche Ghandi girava con un bastone, e non mi pare fosse un propagandista di violenza. Il nonno della mia vignetta, volendo fare l'esegesi della sua battuta, informa che il bastone gli servira' nel caso incontrasse il premier, punto, non dice nulla di cio' che Libero e il Giornale congetturano.. Il nonno pensa di regalare al premier il bastone da passeggio che, visto l'eta' ormai senile, avra' bisogno a breve, di un supporto per deambulare, e possibilmente velocemente e presto, lontano da Palazzo Chigi.. Lo posso auspicare no? e' permesso non essere d'accordo col premier, giusto?''. ''Cio' che ho scritto e' la pura verita' – e' la chiosa di Snake – che spero creduta e che auspico chiuda questa inutile polemica. D'altra parte se la maggioranza del parlamento crede che Ruby sia la nipote di Mubarak, la mia verita' e' assai piu' semplice e credibile''.