La procura ha disposto la secretazione dei verbali dell’interrogatorio del romeno imputato della violenza e della ragazza. Da oggi, ad indagare sulla vicenda saranno due pm: al sostituto procuratore Erminio Amelio è stata affiancata la collega Maria Monteleone.
Il gip di Roma nell’ordinanza di custodia cautelare ha scritto che Joan Rus "aveva abusato della ragazza costringendola a subire rapporti sessuali di vario tipo". Anche la direzione sanitaria del San Filippo Neri dove la ragazza è stata ricoverata alcuni giorni aveva
parlato apertamente di segni di abuso e di una coltellata al ventre.
Tra le persone ascoltate dai giudici anche Bruno Musci, testimone dei fatti insieme a Massimo Crepas. L’uomo, sentito per circa quattro ore dal pm Monteleone, ha ribadito quanto già raccontato ai carabinieri la sera del 17 aprile, ossia di essersi fermato con la sua auto in luogo appartato nei pressi della stazione ferroviaria La Storta per fare un bisogno fisico e di aver notato Rus che violentava la studentessa. Solo dopo aver incrociato una pattuglia dei carabinieri, è la versione del teste, "ho dato l’allarme".
Non è escluso che durante l’atto istruttorio siano state fatte domande a Musci sui suoi rapporti con Gianni Alemanno alla luce del suo sostegno al piano di sicurezza del candidato sindaco di Roma per il Pdl. "Si lascia intendere chissà che cosa intorno allo stupro della ragazza del Lesotho", ha detto Gianni Alemanno. "E’ una cosa talmente fantascientifica che non so se fa più ridere o piangere. Come si fa a strumentalizzare il dolore?" Poche ore prima, Francesco Rutelli aveva detto "Alcune vicende degli ultimi giorni sembrano sospette. Non sta a me giudicare. Ci penserà la magistratura". Alemanno ha replicato: " Si è toccato il fondo. Sono preoccupato di come Rutelli sta affrontando quest’ultimo scorcio di campagna elettorale".