Invece di venire incontro ai proprietari di animali che intendono trascorrere le vacanze con i propri amici a quattro zampe, in Italia la situazione resta sempre la stessa: campagne di sensibilizzazione e risonanza mediatica a poco servono se tra spiagge vietate e regole delle compagnie di trasporti l’unico mare a disposizione per il povero Fido sembra essere quello dei divieti. Non è certo una scusa per i balordi che risolvono la questione dicendo addio al proprio cane – sono 40000 gli abbandoni ogni estate: ma se le spiagge che accettano animali fossero più delle 27 attualmente disponibili e compagnie come Ryanair (bandiera nera per la non-ospitalità cinofila), Alitalia e Trenitalia fossero più pet-friendly, i disagi per gli amanti degli animali sarebbero quantomeno minori.
E così si scopre che se un viaggiatore solitario vuol salire su un treno con due cani, non può farlo: è consentito solo un cane a persona, e la soluzione prospettata può essere quella di trovare un partner, o di fare due viaggi, come se si trattasse di un trasloco.
Ryanair ha risolto la questione non accettando a bordo neanche i gatti, Alitalia, più sensatamente, concede il check in a patto che l’animale sia munito di un passaporto rilasciato da un veterinario che attesti vaccinazioni e stato di salute.
Nel labirinto di museruole, gabbiette e collari, non resta che armarsi di pazienza e di un link utile: sul sito “Vacanze bestiali“, l’Ente protezione animali offre un vademecum a quelle famiglie, una su tre, che passano le ferie senza rinunciare ad affetto e compagnia degli amati quadrupedi.