Volevano uccidere figli e parenti di aspiranti pentiti. Arrestati Rosario Lombardo, Giuseppe Lodato, Alessandro Ficicchia e Alessandro Aparo

Pianificavano di uccidere i figli dei boss che aveva intenzione di collaborare con la giustizia. Tra gli altri stavano pianificando anche l’uccisione di due bambini di 7 e 11 anni e di un ragazzo appena maggiorenne, figlie e parenti dei pentiti in pectore.

Quattro uomini di Cosa Nostra di Niscemi sono stati intercettati, pedinati e infine fermati dagli uomini della squadra mobile della questura di Caltanissetta, dagli uomini del commissariato di Niscemi e di Vittoria su ordine del pubblico ministero Fabio Scavone, della Dda di Catania.

In manette sono finiti i pregiudicati Rosario Lombardo, 48 anni, soprannominato “Saru Cavaddu”, già agli arresti domiciliari; Giuseppe Lodato, di 54, detto “Peppi Vureddu”; Alessandro Ficicchia, 42 anni, tutti di Niscemi; Alessandro Aparo, 27 anni, di Vittoria (RG). Per tutti l’accusa è di associazione mafiosa.

Gli arrestati disponevano di notevoli quantità di armi e di uomini. Uno dei due pentiti delle cosche di Niscemi, che ha già cominciato a fare importanti rivelazioni, aveva subito, l’11 luglio scorso, l’incendio di due auto e ricevuto intimidazioni telefoniche anonime pervenute alla sua convivente.

La madre, inoltre, aveva ricevuto una “visita” nella propria abitazione. Proprio la madre del collaboratore di giustizia è apparsa la più determinata nel denunciare tutto alla polizia e così sono scattate le indagini che hanno portato all’operazione di sabato notte, denominata “Crazy Horse”.

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luiss_vcontursi