Le ipotesi sul Covid più bizzarre: Prima che il paziente zero Covid contagiasse il mondo, qualche scienziato del laboratorio di Wuhan sarebbe stato “morso da un pipistrello” (o più di uno). I morsi avrebbero provocato delle ferite da cui è uscito del sangue.
Secondo il Sun, gli scienziati avrebbero rivelato di essere stati morsi mentre raccoglievano dei campioni in una grotta piena di pipistrelli infetti.
Lo scienziato di Wuhan e il morso del pipistrello infetto
Sembra che un ricercatore del Wuhan Institute of Virology (W.I.V), abbia affermato che i canini avrebbero bucato i guanti di gomma come “un ago” e causato delle ferite sanguinanti.
Un video – emerso per la prima volta due anni fa – sembra in apparenza mostrare degli scienziati che lavorano su “virus vivi” senza guanti e mascherine. In apparente violazione, dunque, delle norme di sicurezza dell’Organizzazione mondiale della sanità.
Laboratorio di Wuhan: il paziente zero scomparso
Le affermazioni arrivano a un giorno di distanza dalla rivelazione che la scienziata definita “Paziente Zero” non è stata ancora trovata. Scomparsa dal laboratorio di Wuhan all’inizio dell’epidemia di Covid-19, è ormai un anno che la cercano.
Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ritiene che sia stata la prima a lavorare nel laboratorio di Wuhan e si sarebbe è ammalata nell’autunno del 2019. Cioè mesi prima che il virus fosse ufficialmente riconosciuto.
Il collegamento tra il Covid e il Wiv
Le affermazioni hanno creato un collegamento tra la pandemia e il W.I.V. – che ospita malattie zoonotiche da pipistrello – e ha sollevato timori che il virus sia stato accidentalmente diffuso durante gli esperimenti.
Nel video, i ricercatori si vedono raccogliere feci di pipistrello potenzialmente altamente infettive, senza dispositivi di protezione individuale (DPI) diversi dai guanti.
Una voce fuori campo dice i pipistrelli possono trasmettere una varietà di potenti virus, secondo quanto riporta il Taiwan Times.
L’ipotesi della pipì dei pipistrelli sugli scienziati
Molti esperti temono che il coronavirus possa essersi diffuso da un altro laboratorio cinese che ospitava 600 pipistrelli che hanno attaccato e “fatto pipì” sugli scienziati.
Un ricercatore del Wuhan Center for Disease Control (WCDC) su cui un pipistrello aveva urinato e lasciato anche tracce di sangue è stato costretto a mettersi in quarantena.
Da un documento “Le possibili origini del coronavirus 2019-nCoV” è emerso che un ricercatore, chiamato solo JH Tian, “una volta è stato attaccato dai pipistrelli” e “il sangue di pipistrello era sull’epidermide”.
Il documento afferma: “i pipistrelli cinesi ferro di cavallo erano serbatoi naturali per la sindrome respiratoria acuta grave da coronavirus (SARS-CoV) che nel 2003 ha causato l’epidemia di SARS nel 2003”.
Nel 2020, The Sun ha rivelato come il W.I.V. abbia mentito sull’adozione di precauzioni di sicurezza durante la raccolta di campioni di pipistrello.
Mike Pompeo, segretario di Stato uscente, ha rivelato nuovi studi dell’intelligence USA in cui emerge che gli scienziati del Wuhan Institute of Virology si sono ammalati nell’autunno del 2019 – prima di quanto si credesse in precedenza – con sintomi coerenti con il Covid. (Fonte: SUN)