Circa 300 persone si sono rifugiate ieri sera nell’ambasciata sudafricana ad Harare affermando di essere vittime della violenza politica. Uomini, donne e bambini che dicono di provenire da varie località dello Zimbabwe e di essere state vittime dei sostenitori del presidente Robert Mugabe, sono entrate nella rappresentanza diplomatica, che dista solo un chilometro dalla residenza del presidente. Il governo sudafricano attraverso un portavoce ha confermato la presenza di 300 persone giunte "per cercare rifugio" ed ha aggiunto che saranno ospitate per la notte in attesa di trovare una soluzione. Lo staff dell’ambasciata si è attivato per fornire coperte e cibo a tutti. "L’ambasciatore – ha detto il portavoce del governo di Pretoria – è in contatto con le autorità dello Zimbabwe e con osservatori della Sadc (la comunità dei paesi dell’africa australe) per allestire una zona sicura per il gruppo". Molti dei rifugiati hanno raccontato di essere stati ospitati nei locali del partito di opposizione Mdc, ma di essere stati costretti a fuggire lunedì scorso dopo raid della polizia. Domani è previsto lo svolgimento del secondo turno delle presidenziali nonostante il ritiro dalla competizione del capo dell’opposizione Morgan Tsvangirai il quale,in testa dopo il primo turno, ha denunciato l’impossibilità di svolgere la campagna elettorale a causa di violenze e intimidazioni e si è rifugiato nell’ambasciata olandese.
